COVID-19 E TURISMO: NON POSSIAMO SBAGLIARE

Aprile 2020

Nel concludere lo scritto precedente avevo avanzato tre ipotesi utili a sostenere la ripresa dell’attività turistica una volta interrotto, da parte dello Stato, il flusso dei costi finanziari, fiscali e del personale evitando -per quanto possibile- fallimenti.

Convinto come sono della necessità di definire una strategia per i prossimi 12/18 mesi, proponevo di aggiungere alle risorse economiche acquisibili attraverso i finanziamenti bancari garantiti dallo Stato, quelle derivanti dalle seguenti -alternative- opzioni: (i) Voucher; (ii) Bonus; (iii) Tax Credit.

Fra queste, suggerirei di optare per i Voucher prepagati e co-finanziati dallo Stato, in base alle seguenti argomentazioni:

  • La crisi sarà lunga e non si conosce al momento l’evoluzione di Covid-19. Il Voucher prepagato può valere fino a 3 anni e non sarà necessario utilizzarlo questa estate.
  • Il rapporto fra quanto spende il consumatore e quanto co-finanzia lo Stato è certo e inoltre parametrabile in base al reddito del cittadino e alla stagionalità del servizio.
  • La misura favorisce una selezione virtuosa premiando le imprese che hanno intenzione di riaprire e che sono capaci di conquistarsi -prima del denaro pubblico- la fiducia del consumatore.
  • L’impresa turistica riceve il 100% del prezzo all’atto della prenotazione e i soldi arrivano direttamente, senza alcun intermediario burocratico e/o commerciale.
  • Al momento del click di pagamento, Cittadino e Stato corrispondono contestualmente -sul conto corrente dell’impresa turistica- le loro rispettive parti nelle percentuali e nei termini stabiliti (70-30?).
  • Si favoriscono le prenotazioni dirette con pagamenti digitali e, terminata l’emergenza Covid-19, al sistema turistico italiano rimarrà una piattaforma distributiva complementare alle OTA.
  • Imprese ricettive, della ristorazione e consumatori hanno validato l’ipotesi (proof of concept). Proliferano siti e piattaforme di acquisto di servizi pre-pagati come ad esempio i risto-bond, travel-bond, etc…
  • Veneto, Trentino e Abruzzo e altre Regioni hanno già in uso piattaforme (DMS) adatte a promuovere e gestire l’opzione Voucher e il servizio potrebbe essere esteso, molto rapidamente, a livello nazionale attraverso un accordo (un Consorzio?) fra Regioni, ENIT, Ferrovie dello Stato e Poste Italiane.

Stanno per essere messe in campo misure e azioni speciali, di entità considerevole, che costituiranno debito per le future generazioni. Cosa accadrebbe al turismo italiano se decisioni di tale portata non fossero capaci di produrre gli effetti desiderati?

Aiutiamoci a non commettere errori insediando l’Unità di Crisi presso il Comitato Permanente del Turismo per definire la strategia e individuare le opportune soluzioni in raccordo con il gruppo di lavoro del Dott. Vittorio Colao.