TURISMO SCOLASTICO, R-EVOLUTION

GHNET OTTOBRE 2006

A chi non è mai capitato di partecipare ad un viaggio scolastico, o anche di assistere alla transumanza di giovani con lo zainetto di fronte ai monumenti delle città? Un report dettagliato sul quadro normativo di riferimento del turismo scolastico.

 

Il turismo scolastico, inteso nella mente del legislatore come strumento di aiuto e supporto all’apprendimento dello studente, è disciplinato da circolari che ne regolamentano ogni singolo aspetto. Da un punto di vista turistico, negli ultimi anni il mercato ha registrato segnali negativi, pur con una netta ripresa nel corso del 2005. L’evoluzione che si prospetta nei prossimi anni è quella di un lavoro sulla qualità dell’offerta, sull’ampliamento della gamma delle destinazioni e sulla destagionalizzazione. Ma la distinzione tra le diverse tipologie di viaggi di istruzione e visite guidate, la loro programmazione e organizzazione, rimane oggi ancora un’attività complessa e poco remunerativa.

Indice:

1. LA LEGISLAZIONE ITALIANA – IL QUADRO NORMATIVO
2. ORGANIZZAZIONE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE
3. LA DESTINAZIONE: MERCATO E CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO DI ISTRUZIONE
4. IDENTIKIT DEL VIAGGIO DI ISTRUZIONE – SCHEDA TECNICA

1. LA LEGISLAZIONE ITALIANA – IL QUADRO NORMATIVO

Il quadro normativo relativo ai viaggi di istruzione può essere così sintetizzato:

  • Circolare ministeriale n. 291 del 1992 (viaggi di istruzione, in parte superata dalla circolare ministeriale n. 623)
  • Circolare ministeriale n. 358 del 1996 (gemellaggi)
  • Circolare ministeriale n. 623 del 1996 (viaggi di istruzione)
  • Circolare Ministeriale n. 645 del 2002 (capitolato d’oneri tra istituzioni scolastiche e adv)

I viaggi di istruzione – genericamente nominati – comprendono le tipologie seguenti:

viaggi di integrazione culturale
Hanno l’esigenza di promuovere negli alunni una migliore conoscenza dell’Italia nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folcloristici. Possono inoltre prefiggersi la partecipazione a manifestazioni culturali varie, ovvero a concorsi che comportino lo spostamento in sede diversa da quella dove é ubicata la scuola.
Per i viaggi effettuati all’estero, l’esigenza è rappresentata dalla constatazione della realtà sociale, economica, tecnologica, artistica di un altro paese, specie dei paesi CEE.

viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo
Sono essenzialmente finalizzati alle acquisizioni di esperienze tecnico-scientifiche. Alcuni esempi: i viaggi programmati dagli istituti di istruzione tecnica e professionale e dagli istituti d’arte, quei viaggi, cioè, che in attuazione e nel rispetto dei relativi programmi di insegnamento ed in vista di una sempre più efficace integrazione tra scuola e mondo del lavoro, si prefiggono, in via primaria, le visite, in Italia come all’estero, in aziende, unità di produzione o mostre, nonché la partecipazione a manifestazioni nelle quali gli studenti possano entrare in contatto con le realtà economiche e produttive attinenti ai rispettivi indirizzi di studio.
In questa tipologia di viaggi rientrano, oltre quelli aventi carattere di esercitazioni didattiche, sempre nell’ambito dell’istruzione tecnica, professionale e artistica (crociere didattiche ed esercitazioni in mare, tirocini turistici, esibizioni artistiche …) anche le visite presso le realtà aziendali.

viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali
Sono considerati come momenti conclusivi di progetti in cui siano sviluppate attività connesse alle problematiche ambientali.

visite guidate
Si effettuano, nell’arco di una sola giornata, presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località d’interesse storico-artistico, parchi naturali, etc. Le visite guidate possono essere effettuate anche in comune diverso da quello dove ha sede l’istituzione scolastica, fermi restando il rientro nella stessa giornata e il divieto di viaggiare in orario notturno.

viaggi connessi ad attività sportiva
Vi rientrano sia le specialità sportive tipicizzate, sia le attività genericamente intese come “sport alternativi”, quali le escursioni, i campeggi, le settimane bianche, i campi scuola. Rientra in tale categoria di iniziative anche la partecipazione a manifestazioni sportive. Anche questi tipi di viaggi hanno come scopo preminente oltre alla socializzazione, l’acquisizione di cognizioni culturali integrative a quelle normalmente acquisite in classe. E’ pertanto indispensabile che queste iniziative siano programmate in modo da lasciare sufficiente spazio alla parte didattico-culturale.

2. ORGANIZZAZIONE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE

ORGANIZZAZIONE DELLE VISITE GUIDATE E DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE: l’intera gestione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione o connessi ad attività sportive in Italia e all’estero rientra nella completa autonomia decisionale e nella responsabilità degli Istituti Scolastici. Non deve, quindi, essere richiesta alcuna autorizzazione ai provveditori agli studi né al Ministero per l’effettuazione delle iniziative in questione.

La scuola determina, pertanto, autonomamente il periodo più opportuno di realizzazione dell’iniziativa in modo che sia compatibile con l’attività didattica, nonché il numero di allievi partecipanti, le destinazioni e la durata.

PREPARAZIONE DI UN VIAGGIO DI ISTRUZIONE: la preparazione di un viaggio di istruzione presenta delle precise fasi: preparazione culturale degli alunni, definizione degli obiettivi (multidisciplinari), organizzazione (diretta o affidata a un’agenzia), il viaggio, la rielaborazione in classe dell’esperienza vissuta. Quindi gli alunni dovranno essere coinvolti:

  • sugli elementi costitutivi del viaggio (motivazione, obiettivi, risultati, destinazione, durata, costi, organizzazione, ecc..)
  • nella definizione dell’itinerario
  • nella ricerca/predisposizione dei materiali informativi e degli strumenti didattici
  • nello stabilire diritti e doveri degli studenti/docenti durante il viaggio
  • nella valutazione dello stesso in termini di esperienza vissuta.

DURATA DEI VIAGGI E TEMPI DI EFFETTUAZIONE: come accennato sopra la scuola determina autonomamente il periodo più opportuno di realizzazione della visita/viaggio. Il periodo massimo per i viaggi di istruzione è di 6 giorni, per ciascuna classe, da utilizzare in unica o più occasioni. Il limite dei 6 giorni può essere superato in presenza di specifici progetti che intendono conseguire obiettivi di particolare importanza formativa e di rilevante interesse, in coerenza con la tipologia dei vari indirizzi di studio ed anche in relazione ai vari aspetti sperimentali.

DESTINATARI: è necessario che ad ogni viaggio partecipino almeno i due terzi della classe e che gli studenti rientrino nella stessa fascia d’età. Nel caso in cui al viaggio d’istruzione sia presente un ragazzo disabile, deve essere assicurata la presenza di un assistente o del genitore dell’alunno in qualità di accompagnatore.

SICUREZZA: dovrebbe essere evitata, quanto più possibile, la programmazione dei viaggi in periodi di alta stagione e nei giorni prefestivi. E’ inoltre opportuno che la realizzazione dei viaggi non cada in coincidenza di altre particolari attività istituzionali della scuola (scrutini, elezioni scolastiche, etc.). Sempre per ragioni di sicurezza, è vietato intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne. Le ragioni poste a sostegno di tale divieto sono connesse, da un lato, alla volontà di prevenire alla partenza (ed, eventualmente, anche in arrivo) disguidi, talora pericolosi, nel raduno dei partecipanti, dall’altro alla constatazione che l’itinerario da percorrere prima di arrivare a destinazione può inserirsi a pieno titolo nel contesto delle finalità educative della iniziativa.

Tutti i partecipanti a viaggi, visite o gite di istruzione debbono essere garantiti da una polizza assicurativa contro gli infortuni. Per quanto concerne gli alunni, la quota di partecipazione versata dagli stessi concorre a sostenere la spesa globale, che è comprensiva anche degli oneri dovuti per spese di assicurazione. Per quanto concerne i docenti designati come accompagnatori dovrà essere di volta in volta stipulato un apposito contratto di assicurazione in loro favore.

ACCOMPAGNATORI: nella programmazione dei viaggi deve essere prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni 15 alunni, fino ad un massimo di tre unità complessivamente per classe. Il consiglio di istituto può deliberare che alla vigilanza stessa concorra contrattualmente anche personale qualificato delle agenzie di viaggio. In tal caso è necessario che il contratto con l’agenzia contempli espressamente e in modo appropriato l’assunzione dell’onere della vigilanza.

SCELTA DEL MEZZO DI TRASPORTO DELL’AGENZIA, DELLA DITTA DI TRASPORTI: il mezzo consigliato è il treno, ogni volta che i percorsi programmati lo consentano, specie per i viaggi a lunga percorrenza. Nel caso di località non direttamente collegate con ferrovia può essere utilizzato il pullman.
I viaggi a lunga percorrenza possono prevedere gli spostamenti in notturno ma si protraggono per l’intera notte e si concludono, in base agli orari ferroviari ufficiali, in ore propizie a consentire l’agevole espletamento, da parte degli accompagnatori di tutti gli adempimenti connessi con la sistemazione in albergo della comitiva.
Per i viaggi all’estero, i cui percorsi, data l’eccessiva distanza o la particolare ubicazione del Paese da raggiungere sarebbe arduo ricoprire in tempi ragionevoli con i normali mezzi di trasporto via terra, non si esclude l’utilizzazione dell’aereo e, in qualche caso, anche della nave.

AGENZIE DI VIAGGIO E PACCHETTI TURISTICI: il D.L.vo 17 marzo 1995, n. 111 ha introdotto una nuova normativa in materia di “pacchetti turistici”. Tale normativa, finalizzata ad inserire elementi di chiarezza e trasparenza nel rapporto tra agenzie di viaggio ed utenti ha carattere prescrittivo.

Considerato che i viaggi di istruzione perseguono finalità culturali ed educative, alcune istituzioni scolastiche li organizzano in proprio. Tuttavia, per renderne più agevole e sicura la realizzazione, i consigli di circolo e d’istituto si avvalgono delle strutture di agenzie di viaggio in possesso di licenza ed in grado, pertanto, di fornire un servizio completo dal viaggio, comprensivo della sistemazione in albergo, all’assistenza nella visita della località meta del viaggio (agevolazioni di orario o di ingresso nelle visite a musei, edifici pubblici, stabilimenti industriali, etc.).

Nella scelta dell’agenzia di viaggio deve essere accertata la massima diligenza. Per la scelta dell’agenzia di viaggio o della ditta di autotrasporti devono essere acquisiti agli atti i prospetti comparativi di almeno tre ditte interpellate.

Al momento della scelta del viaggio e del preventivo, gli alunni sono tenuti a versare solo il 25% del costo totale, a titolo di caparra confirmatoria che non verrà restituita in caso di rinuncia. E’ inoltre da tener presente che il rimanente 10% della somma totale dovrà essere versata solo al momento del rientro delle classi e solo se tutte le clausole del contratto sono state rispettate dietro emissione di regolare fattura.

All’agenzia prescelta verrà richiesta una dichiarazione da acquisire agli atti della scuola e da allegare alla deliberazione del consiglio di circolo o di istituto, con la quale l’agenzia stessa garantisca: a) di essere in possesso dell’autorizzazione regionale all’esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo, precisandone gli estremi e fornendo gli eventuali riferimenti in ordine all’iscrizione, nell’apposito registro-elenco, del titolare e del direttore tecnico;
b) di rendersi responsabile in toto dell’osservanza delle norme di legge nell’organizzazione del viaggio, assumendosi la piena responsabilità in ordine ad eventuali omissioni o inadempienze; c) di essere in possesso, in caso di viaggio effettuato con automezzo, di tutti i requisiti di sicurezza contemplati dalle disposizioni vigenti in materia di circolazione di autoveicoli.

3. LA DESTINAZIONE: MERCATO E CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO DI ISTRUZIONE

VIAGGI DI ISTRUZIONE – ALCUNI DATI DI MERCATO
Quando si parla di turismo scolastico il dato che più colpisce è la spiccata stagionalità dei flussi che annualmente muovono milioni di studenti.

DATI 2001 (1)
I tempi di programmazione dei viaggi degli studenti della scuola italiana, per la maggior parte delle scelte (quasi il 70% nel 2001) si concretizza nel periodo settembre-dicembre, anche se i primi due mesi del nuovo anno scolastico sono quelli cruciali per la programmazione dell’intero percorso formativo, compreso il viaggio di istruzione. Il rimanente si distribuisce nei mesi successivi, fino ad aprile e maggio compresi, che risulta il periodo di programmazione ottimale per gli Istituti di istruzione primaria. La stima sul numero di viaggi di istruzione che annualmente vengono realizzati è di circa 245.230 unità, che sul totale delle Scuole, ad esclusione di quelle materne, si traduce in una media di 7 viaggi per Istituto. La durata media di ogni viaggio è pari a 3,9 giorni, che rapportato al numero complessivo dei viaggi mediamente realizzati riporta 956.397 giornate trascorse fuori dall’abituale residenza da parte di tutti gli studenti partecipanti.

Al dato dei viaggi di istruzione è necessario aggiungere anche quello delle visite didattiche/guidate realizzate nell’arco di una giornata, anche se l’importanza economica è sicuramente meno significativa per l’assenza di servizi di ricettività. Secondo i dati forniti dagli intervistati, mediamente ogni anno si realizzano 655.043 uscite di un giorno, pari a circa 20 visite per Istituto.

In linea generale la scansione temporale dei viaggi comprende il periodo febbraio-maggio, all’interno del quale viene realizzata la quasi totalità dei viaggi di istruzione. Le punte più elevate si registrano durante i mesi di marzo e aprile, mentre più contenute risultano le preferenze per febbraio e maggio. Il rimanente viene distribuito durante i mesi di settembre, ottobre, novembre e giugno.

La tendenza evolutiva che emerge:

  • un orientamento della domanda fortemente stagionalizzata
  • per i mesi di marzo e aprile un orientamento ai viaggi con motivazione naturalistico-ambientale
  • una certa riluttanza da parte degli organismi scolastici a diversificare i periodi di effettuazione dei viaggi

motivazioni dei viaggi di istruzione:

Le principali sistemazioni ricettive (%)

  • Aberghi: 83,50
  • Agriturismo: 9,46
  • Ostelli: 2,06
  • Villaggi: 1,05
  • Presso Famiglie: 1,04
  • Case private: 1,03
  • Altro: 2,06
  • Totale complessivo: 100

Durante l’ANNO SCOLASTICO 2002/2003 (2) la domanda del turismo scolastico ha registrato risultati negativi e anche cambiamenti strutturali rilevanti:

  • è diminuito il numero dei viaggi di istruzione e il numero complessivo dei partecipanti (-13,4%);
  • le sistemazioni ricettive alternative hanno guadagnato quote di mercato a danno degli alberghi, così come è cresciuta la domanda di trasporto (bus e treno a danno dell’aereo);
  • è diminuita sia la durata media dei viaggi di istruzione sia le presenze dei partecipanti presso le strutture ricettive (-22% in Italia, -47% all’estero);
  • la spesa media dei viaggi di istruzione in Italia è calata del 21%, diversamente da quella all’estero (+ 0,4%);
  • il fatturato delle aziende turistiche si è ridotto del 29% per effetto della flessione produttiva.

Alcuni problemi legati al turismo scolastico:

  • budget esigui messi a disposizione delle istituzioni scolastiche;
  • richiesta di servizi qualitativamente elevati e di un’efficiente organizzazione delle proposte, che si contrappone ad una disponibilità economica non adeguata ai livelli di offerta medio/alta;
  • una scarsa propensione degli operatori del turismo scolastico a innovare le proposte, a dispetto delle esigenze di un target che attribuisce un peso fondamentale al momento educativo e a quello ricreativo.

NEL CORSO DEL 2005 (3) si notano tuttavia segnali di una netta ripresa del turismo scolastico (+16,2% di partecipanti rispetto al 2003), anche se nell’analisi del medio periodo i risultati si concretizzano in un sostanziale recupero (+0,6%) dei flussi registrati nel 2001.
Il numero degli studenti iscritti è aumentato di circa l’1% rispetto al 2002/03, mentre il numero effettivo dei viaggi di istruzione è rimasto pressoché invariato, con un tendenziale aumento del numero medio dei partecipanti per ogni viaggio, che ha garantito il contenimento della quota unitaria di partecipazione.

Si stima che complessivamente nel corso dell’anno scolastico 2004/2005 il numero di studenti partecipanti ai viaggi di istruzione, e i relativi docenti accompagnatori, ammontino a oltre 4 milioni e 375 mila. La quota di mercato delle destinazioni italiane è del 76%, mentre i viaggi all’estero hanno raggiunto il 24% del movimento complessivo.
Le principali città d’arte italiane e le mete tradizionali del turismo scolastico, in termini di presenze effettive, subiscono un ulteriore calo, mentre aumentano le preferenze verso le località minori che garantiscono un’offerta differenziata ed economicamente conveniente. Da rilevare, in ogni caso, che Roma, Firenze, Venezia e Napoli intercettano oltre il 16% dei pernottamenti complessivi trascorsi in Italia.

Fra le regioni italiane meta dei viaggi di istruzione, la Toscana continua a ricoprire il ruolo di protagonista assoluta (17,8% dell’intero movimento, in aumento rispetto all’indagine del 2003 ma al di sotto dei livelli raggiunti nel 2000/2001). Le altre regioni con le quote di mercato più significative sono l’Emilia Romagna, il Lazio e il Veneto: il posizionamento di mercato della Lombardia aumenta di oltre 2 punti percentuali, mentre la Campania riduce ulteriormente la sua capacità di attrazione.

Fra le scelte dei viaggi all’estero la Francia e la Spagna continuano ad essere le mete più ambite, anche se le presenze degli studenti italiani registrate per il 2004/2005 rimangono ben lontane da quelle rilevate nel 2000/2001. Invece, il Paese straniero che ha registrato un forte incremento del numero di viaggi e di partecipanti è la Germania, a danno della Repubblica Ceca e dell’Austria che riducono la loro quota di mercato rispettivamente del 2% e del 3%.

Come era già stato rilevato nell’indagine del 2002/2003, si conferma la tendenza alla destagionalizzazione dei viaggi: se da una parte rileviamo che nel trimestre marzo-maggio si realizzano il 78,5% dei viaggi di istruzione, dall’altra non può sfuggire che nella precedente indagine le scelte concentrate nello stesso periodo raggiungevano l’85% del totale. Si sposta ulteriormente, quindi, l’interesse per l’effettuazione dei viaggi nel periodo gennaio-febbraio e nel trimestre ottobre-dicembre.
La tendenza è probabilmente determinata dalle numerose iniziative intraprese in Italia dai diversi enti di promozione e da un consistente numero di operatori che, per destagionalizzare i flussi, continuano a proporre pacchetti economicamente convenienti e arricchiti di servizi aggiuntivi.

Se a questo ultimo aspetto si aggiunge l’innalzamento del numero medio di partecipanti per ogni viaggio di istruzione, con l’obiettivo di incidere sulla quota pro-capite di partecipazione, e l’aumento delle preferenze verso località minori, con un’offerta alternativa ma più economica, il segmento si conferma tra quelli più sensibili al fattore “prezzo”: la principale variabile in grado di determinare le scelte di acquisto da parte degli istituti.

NOTA:
La direzione Studi e Ricerche del TCI ha reso noti alla fine dell’anno scorso (novembre 2005) i risultati di una ricerca sul livello attuale di qualità dell’offerta di turismo scolastico nel contesto italiano, realizzata su un campione di circa 50 tra tour operator e agenzie di viaggio specializzati, con il duplice obiettivo di verificare il ruolo del fattore qualità (possibilmente certificata) nella scelta dei fornitori (strutture ricettive e vettori) e di definire le linee guida per un’offerta di turismo scolastico di qualità.

4. IDENTIKIT DEL VIAGGIO DI ISTRUZIONE – SCHEDA TECNICA

VIAGGI DI ISTRUZIONE:

  • Viaggi di integrazione culturale
  • Viaggi di integrazione alla preparazione di indirizzo
  • Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali
  • Visite guidate
  • Viaggi connessi ad attività sportiva

QUADRO NORMATIVO:

  • Circolare ministeriale n. 291 del 1992
  • Circolare ministeriale n. 358 del 1996
  • Circolare ministeriale n. 623 del 1996
  • Circolare ministeriale n. 645 del 2002

ORGANIZZAZIONE:

  • Autonomia decisionale dei singoli Istituti Scolastici

DURATA MEDIA E DURATA MASSIMA:

  • Durata media: giorni 3,9
  • La durata massima di un viaggio di istruzione è di 6 giorni

DESTINATARI:

  • Alunni (almeno 2/3 della classe). Per i viaggi all’estero gli alunni sono più che altro quelli delle medie superiori. La propensione è comunque verso una crescita del numero degli alunni / classi; l’obiettivo è incidere in ribasso sulla quota pro-capite di partecipazione

AGENZIE DI VIAGGIO E PACCHETTI TURISTICI:

  • Agenzie di viaggio in possesso di licenza
  • Sono necessari almeno 3 preventivi per comparare le offerte

PROGRAMMAZIONE:

  • Trimestre marzo – maggio (78,5% dei viaggi di istruzione, ma in calo)
  • Aumentano i viaggi nei periodi gennaio-febbraio e ottobre – dicembre
  • Non possono essere effettuati viaggi di istruzione nell’ultimo mese di lezioni.

MOTIVAZIONI DI VIAGGIO IN ORDINE DECRESCENTE:

  • Città d’arte,
  • naturalistico,
  • architettonico – culturale,
  • linguistico,
  • montano (inverno),
  • altro.

DESTINAZIONI ITALIA:

  • Toscana,
  • Emilia Romagna,
  • Lazio
  • Veneto.
  • Crescono le preferenze verso le località minori.

ESTERO:

  • Francia
  • Spagna.
  • Cresce la Germania.

BUDGET DI SPESA E CRITERI DI SCELTA: Gli Istituti scolastici non hanno a disposizione un budget fisso; dipende dalla disponibilità di bilancio.

CHI SCEGLIE E SULLA BASE DI COSA:

  • I professori e gli alunni sono i protagonisti della scelta, nel rispetto delle indicazioni fornite dalle circolari e dei limiti/budget dell’Istituto Scolastico a cui appartengono.
  • Per molti Istituti il prezzo è spesso l’unico elemento di valutazione; infatti i servizi vengono affidati sulla base del parametro della minor costo e non del miglior rapporto qualità/prezzo. Da un punto di vista esclusivamente di budget, le Scuole Medie Superiori hanno i budget più interessanti a causa della propensione alla scelta di viaggi all’estero o comunque più lunghi.
  • I viaggi sono spesso simili, i docenti tracciano le linee guida, poi passano la richiesta del preventivo alla segreteria che la invia a tutte le agenzie che conosce. La scelta avviene in base al prezzo più competitivo.
  • Le Scuole Medie Inferiori sono quelle che più condividono con i ragazzi il lavoro di preparazione del viaggio e molto spesso questo termina (o precede) un percorso formativo. Gli Istituti Superiori sono più soggetti – nella scelta della destinazione – all’influenza degli studenti.

SERVIZI COMPONENTI L’OFFERTA DI VIAGGIO STRUTTURE RICETTIVE:

  • SERVIZI COMPLEMENTARI
  • TRASPORTO
  • ASSICURAZIONI

STRUTTURE RICETTIVE IN ORDINE DECRESCENTE: alberghi, agriturismi, ostelli, villaggi, presso famiglie, case private, altro. Cresce la propensione all’utilizzo di strutture ricettive alternative.

SERVIZI COMPLEMENTARI: I servizi di solito sono basic (trasporto, pernottamento, mezza pensione, visite guidate di mezza giornata).

TRASPORTI Cresce la propensione all’utilizzo del treno e autobus. Per destinazioni lontane possono essere utilizzati aereo e nave.

ASSICURAZIONI: Tutti i partecipanti a viaggi, visite o gite di istruzione debbono essere garantiti da una polizza assicurativa contro gli infortuni.
Per quanto concerne gli alunni, la quota di partecipazione versata dagli stessi concorre a sostenere la spesa globale del viaggio.
Per quanto concerne gli accompagnatori dovrà essere di volta in volta stipulato un apposito contratto di assicurazione in loro favore (segnalato a parte rispetto alla spesa globale del viaggio).

Note:
1) Fonte dei dati: Osservatorio Turismo Scolastico (Centro Studi Firenze), febbraio 2001. Il campione dell’indagine: L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 1.550 Scuole e Istituti scolastici italiani, opportunamente selezionati fra quelli dell’istruzione primaria (Scuole Elementari 14,75%), dell’istruzione secondaria di 1° grado (Scuole. Medie 20,23%) e 2° grado (Scuole Superiori 65,02%).
2) Osservatorio Turismo Scolastico (Centro Studi Firenze), anno 2003.
3)Osservatorio Turismo Scolastico (Centro Studi Firenze), anno 2006.