IL TURISMO CROCIERISTICO, UN SETTORE STRATEGICO PER L’ITALIA

GHNET NOVEMBRE 2009

Si ergono imponenti tra le vette dei palazzi nei centri storici, tanto che si possono vedere a centinai di metri di distanza. Città gallegianti, mostri super inquinanti e c’è chi li accusa di essere responsabili della congestione dei centri cittadini. 

 

di Alessia Gozzi e Morena Tosi

La crociera è una delle fonti che contribuisce ampiamente al movimento turistico italiano, con un impatto rilevante anche in termini economici: si parla non solo di 72M di euro per commissioni alle agenzie di viaggio, ma anche della spesa media pro-capite a terra: ogni passeggero spende in media 100 euro nelle città d’imbarco e 50 euro in ogni città visitata durante la crociera (Rivista del turismo). Il dossier completo di GHnet è scaricabile in Pdf.

Sommario

1. L’Italia
2. Chi sono i crocieristi
3. Le destinazioni nel mondo
4. L’ampliamento dei porti italiani
5. I fattori del successo
5.1 Un marketing sempre sulla cresta dell’onda
5.2 La redditività
6. Le navi
6.1 La segmentazione del mercato per tipo di navi
6.2 La crociera di nicchia
7. Fonti

Premessa

La crociera turistica è un fenomeno relativamente moderno che nasce a Miami e nei Caraibi negli anni ’70, quando i transatlantici per il trasporto passeggeri furono superati dall’aereo. Allora, gli armatori seppero creare un mercato nuovo laddove non esisteva, caratterizzato sin dagli esordi da alti livelli di redditività. Dagli anni ’70 ad oggi i crocieristi nel mondo sono passati da circa 500.000 a quasi 16 milioni.

Un mercato dove offerta e domanda sono cresciute in parallelo, con una capacità ricettiva che nel 2006 aveva già superato i 300.000 letti, che corrisponde a circa la metà dell’intera capacità ricettiva del Sud Est Asiatico. Un commercio delocalizzato, in grado potenzialmente di rincorrere le migliori stagioni in giro per il globo.

Il settore si caratterizza per la sua dinamicità, con una clientela che cresce, a  livello globale, ad un ritmo medio di quasi 30% all’anno, e per la capacità di innovazione e miglioria costante, sia a livello di prodotto e marketing che a livello di struttura imprenditoriale.

Si tratta di un sistema che coinvolge un ampio ventaglio di settori – turistico, armatoriale, marittimo e portuale, finanziario, assicurativo, i cantieri navali e tutti i servizi a terra logistici e per i passeggeri – dove all’Italia viene riconosciuto in Europa, sebbene con sfumature per alcuni aspetti, un ruolo di primo piano: tra i paesi industrializzati l’Italia possiede la principale flotta di navi da crociera per stazza e occupa il quarto posto a livello mondiale dietro Bahamas, Panama e Bermuda. (Lloyd’s register fairplay). Detiene la leadership assoluta tra i paesi europei per la costruzione di navi, ma anche quale principale paese d’imbarco e di destinazione (sebbene su quest’ultimo aspetto stia rivaleggiando con la Grecia) e di conseguenza per avere il più alto volume d’affari diretto.

La crociera è una delle fonti che contribuisce ampiamente al movimento turistico italiano, con un impatto rilevante anche in termini economici: si parla non solo di 72M di euro per commissioni alle agenzie di viaggio, ma anche della spesa media pro-capite a terra: ogni passeggero spende in media 100 euro nelle città d’imbarco e 50 euro in ogni città visitata durante la crociera (Rivista del turismo).

La nave da crociera di oggi è un resort marino, un villaggio turistico galleggiante, che ha il vantaggio di potersi spostare, variare la propria offerta, destagionalizzarla inseguendo le stagioni laddove sono e non quando arrivano. Autentiche città galleggianti, le navi di ultima generazione, dotate di spa, casinò, teatri, cinema, discoteche, ecc, sono lunghe come tre campi da calcio e possono accogliere fino a 4.000 passeggeri. Ogni viaggio che offrono è in realtà un cocktail ottenuto con la somma di nave, itinerario e servizi. A sua volta l’itinerario è una somma di destinazioni e porti. In questo contesto, il ruolo delle destinazioni, e quindi delle organizzazioni turistiche locali e nazionali, è determinante.

Il turismo crocieristico, un settore strategico per l’Italia